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Pianta

posted by: Agire-Bio-Dinamic8
Ultima modifica: 05 Giugno 2021
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Eccoci qui ad osservare una pianta e certamente c'è molto da dire sulla pianta che guarda caso è in stretta relazione al cosmo al pianEta; ed è proprio così dobbiamo, l'abbiamo già detto, comprendere da prima la vita delle stelle. Abbiamo consigliato così di comprendere prima certi aspetti prima di arrivare alla pianta ed ora verrebbe da chiedersi che cosa ha a che fare la pianta con un cumulo di composto ? Che relazione ci può essere dunque ?

 R. Steiner ci dice che se in un posto qualsiasi della terra si viene a delimitare un certo livello, una certa superficie, che si differenzia dall'interno del terreno , avviene che tutto quanto si eleva al di sopra del livello normale della zona acquisti una particolare tendenza a vivificarsi, a compenetrarsi di elementi eterico vitali. Nell'immagine che segue, tratta, da "Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell' agricoltura " abbiamo a sinistra il cumulo di composto ricco di humus nel quale ora pratichiamo un affossamento a forma di cratere e a destra abbiamo l'albero. Viene da chiedersi se c'è differenza ?

Certo restando nell'ambito di quanto viene percepito con la vista è difficile cogliere la relazione ma invece abbiamo che la parte esterna del cumulo è quella che da poi forma alla parte più o meno solida mentre ciò che cresce e si sviluppa all'interno va a formare poi quello che abbiamo definito essere l'albero. Ora che cosa emerge da questo confronto ?

albero cumulo eterico astraleOsserviamo una certa corrispondenza con il cumulo biodinamico che abbiamo ampiamente descritto. Proprio quando si viene a definire questa forma a cumulo dove le forme convesse prevalgono, si ha una compenetrazione di forze eteriche vitali. Sappiamo già che in un cumulo da subito si sviluppano dei forti processi eterici che vanno poi equilibrati grazie all'introduzione dei preparati biodinamici e di sostanze calcaree se necessario. L'eterico vitale andrebbe dappertutto per sua natura ma proprio nel cumulo avviene quello che già abbiamo definito come il mistero della concimazione. Ora più che di concimazione vogliamo comprendere questa similutine con la pianta ed è quindi fondamentale comprendere che il processo appena descritto (quello che avviene nel cumulo di composto) è affine alla pianta. L'elemento terrestre manifesterà, ci dice ancora R. Steiner, la tendenza a vivificarsi internamente e questo è il processo che avviene anche nella pianta dove la terra che si eleva avvolge la pianta e cede ad essa l'elemento eterico vitale. Perchè avviene questo ?

Perchè l'albero è effetivamente un vero e proprio terreno , o meglio, è terra rialzata strutturata in maniera un po' più vivente di quella in cui crescono le erbe e i cereali. La pianta racchiude in se, attravverso il cambio, lo vedremo, grandi forze eteriche che cede poi a tutte le piante dell'albero che crescono sui rami e rametti. Dal punto di vista fisico è difficile comprendere quest'aspetto ma se ci spostiamo sul piano eterico vitale cosa possiamo osservare ? Dove sono le radici di queste piante che crescono sui rami rametti, la pianta vera e propria, e mettono uno stelo delle foglie dei fiori e anche dei frutti ? Ancora una volta R. Steiner ci dice che la radice c'è ma solo un certo tipo di squardo la vuole vedere. Sì perchè in un certo senso ce la dobbiamo immaginare e per fare questo dobbiamo partire da quello che si verifica quando seminiamo nel terreno e crescono vicine più piante; che cosa avviene ? E' osservabile anche all'occhio "fisico" che le radici di queste piante di aggrovigliano fra di loro senza un organizzazione particolare. La stessa cosa immaginiamo nell'albero con la differenza che nell'albero le radici sono organizzate e tenute lontane l'una dall'altra ma riunite poi attravverso l'elemento eterico. A chi vuole sempre poter comprendere le cose sul piano fisico queste affermazioni appaiono pazzesche ? E' pazzesco pensare che ci sia una connessione eterica tra la piantina che cresce sui rami con il terreno dove la pianta mette le sue radici. Questo succede quando si resta su quel piano fisico, perchè se noi andiamo a vedere cosa c'è nel tronco nel cambio certamente troveremo tutt'altro che radici ed è proprio così perchè "la pianta che cresce sull'albero ha perduto la sua radice, se ne è perfino relativamente staccata, rimanendo per così dire etericamente unita ad essa R, Steiner". Ora se ci soffermiamo intensamente ad osservare un albero dovremmo percepire questa connessione che abbiamo appena descritto. Dobbiamo allenare un terzo occhio così da vedere quello che sul piano fisico nemmeno si vede. Così poi veramente vediamo dentro l'albero nello strato del cambio tutte le radici. Tutte le radici "con questo terzo occhio" sono organizzate dal cambio.

Sealbero connessione radici piante ci soffermiamo su quest'immagine osserviamo che c'è un albero e che in una delle sue grandi radici si erge ed ha messo sue radici una pianta. Qui la relazione è molto stretta con il terreno stesso e anche a livello fisico osserviamo la connessione tra la pianticella e la radice mentre osservando la pianta che cresce sull'albero dobbiamo immaginarci nel cambio la sua radice connessa etericamente con il terreno . Una volta compresa la reale funzione del cambio e la sua relazione con il terreno , diventa più semplice comprendere la pasta per tronchi o crema cosmica e perchè le sue componenti siano letame, argilla e sabbia con aggiunta di sostanza calcarea. Vediamo come tutto se viene osservato partendo da un Tutt8 assume un senso più profondo. Vedere ciò che nemmeno si vede lo dice anche Franco Battiato in una sua canzone ma molti altri prima o dopo di lui. Da sempre l'uomo ha indagato il sovra sensibile ed è proprio così che ha affinato sensi più elevati. Eravamo rimasti al cambio, Bene! Ora viene spontanea una domanda ? Come mai il cambio ha bisogno di interiorizzare maggiormente la propria vita più di quanto non abbia bisogno di farlo la terra che porta in se la comune radice, quella osservabile ad occhio nudo ? Perchè avviene che l'elemento terra abbia raggiunto l'elemento areiforme, basti pensare a quanto sia presente l'elemento astrale proprio lì dove cresce la pianta sull'albero che si trova certo in una condizione ben diversa di quando cresce fisicamente nel terreno . Così vediamo che osservando un albero avviene qualcosa di diverso rispetto a quello che avviene in una pianta che cresce direttamente sul terreno ed anche se entrambe si sviluppano nell'aria e nel calore esterno è ben diverso quello che dal punto di vista dell'elemento aria e calore la pianta sull'albero trova. albero pianta eterico astraleTrova un astralità molto più densa, "tanto da poter dire che i nostri alberi sono proprio dei centri di raccolta di sostanza astrale R. Steiner". Quando annusiamo i profumi che provengono da un albero o da una pianta sul terreno abbiamo da subito la percezione di quanto la differenza sia tanto marcata. Sull'albero abbiamo profumi molto più intensi quasi come ci volesse dire che lì l'astralità è molto più intensa. Quindi l'albero arrichisce fino a grande distanza, l'atmosfera spirituale con l'astralità che ha intorno e lo si annusa subito quando ci si sta per avvicinarsi ad una pianta di biancospino, per fare un esempio. Cosa avviene allora riguardo a quella pianta che si sviluppa sull'albero ? Abbiamo già osservato come ha in se una certa vitalità eterica e proprio per questo il cambio smorza tale vitalità e la sposta verso il basso, così che diventi più simile al minerale ed ecco quindi l'azione del cambio. In alto abbiamo l'elemento astrale e mentre si sviluppa questa forte astralità, il cambio fa in modo che all'interno si impoverisca l'elemento eterico e così si origina quella che possiamo vedere come una povertà eterica che porta la radice a divenire anch'essa più minerale di quanto lo siano le radici delle piante che crescono direttamente sul terreno e questo fatto sottrae al terreno etericità. Abbiamo quindi nel terreno dove si sviluppano le radici di un albero un terreno un po' più morto, meno eterico vitale, rispetto alla pianta erbacea. Così abbiamo osservato sia la pianta che la pianta che cresce sull'albero e abbiamo visto che quest'ultima è inserita in un contesto astrale molto più presente. Eppure anche nella pianta si sviluppa quello che possiamo definire il "mondo" astrale, dove troviamo insetti, api, uccelli e molto altro in relazione all'elemento astrale. Se torniamo ad osservare nuovamente la pianta nel terreno noteremo che le parti che crescono vero l'altro tendono a richiamare l'astralità ed è come se ogni pianta ha in se la tendenza a voler diventare un albero ed ecco che comprendiamo la forte relazione con il mondo degli insetti dove vicino alle radici vive l'insetto che ancora deve arrivare al suo stadio compiuto, mentre sopra abbiamo l'insetto che ha terminato tutta la sua metamorfosi. Sì pensi alla farfalla da prima bruco per poi divenire farfalla. Alle larve di maggiolino che poi divengono insetto finito e svolazzano sopra la pianta. Riassumendo nell'albero abbiamo poca etericità (vitalità) vicino alle radici e qui abbiamo gli insetti nello stadio larvale mentre sopra la pianta dove c'è una forte astralità abbiamo gli insetti con le ali al loro ultimo stadio di sviluppo /o metamorfosi. Lo stesso vale per la pianta nel terreno con la differenza che l'eterico è meno "morto" vicino alle radici rispetto all'albero.

"La pianta è però priva di un vero è proprio corpo astrale, e per questo motivo essa non può presentare la condizione del malato, quale la presentano l'animale e l'uomo. Di questo va tenuto conto. R. Steiner" 

Ricordiamoci sempre che sia partiti dal Tutt8 per arrivare alle parti. Come quando si dice in matematica che 10 = 5 +5 ma è uguale anche 2+2+2+2+2. Partendo sempre dal Tutt8 si comprende sempre meglio tutto, permettete il giro di parole. Bene! In Antroposofia si parte sempre dall'Uomo è così quando nelle scuole Steineriane si inizia, nel secondo settenio, a vedere i vari animali e si parte con la seppia, che è l'animale testa, poi abbiamo l'animale torace che è il leone, e così avanti. Quando abbiamo parlato del terreno , abbiamo anche visto cosa si intende per individualità agricola, come la pianta sia l'uomo con la testa verso il basso. Quando facciamo la verticale siamo simili alla pianta. Ringrazio per quest'immagine Jessica che partendo dall'albero di pera moscatella, ha sviluppato quest'immagine, con i tratti fatti a mano e poi digitalizzati.

Ora R. Steiner ci dice che la pianta è l'archetipo dell' Infinit8. Dobbiamo immaginarci una lemniscata che se la giriamo abbiamo l'uomo e viceversa la pianta.uomo pianta biodinamico

 

biodinamic8 cosmic8 infinit8

Ecco ora in conclusione l'immagine della pianta rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora : ricordiamo sempre che nell'andare a vedere le varie parti della pianta continuiamo ad avere quella visione di insieme, di tutto, e che solo così comprendiamo rettamente la pianta. Molto Bene!

Ora vedremo se varie parti in relazione all'uomo e quindi dobbiamo immaginarci questa sorta di verticale.

  • Nella zona della RADICE, la testa nell'uomo, il PENSARE, troviamo la relazione con il CALCARE con l'azione dei pianeti vicini : luna, venere, mercurio, l'elemento TERRA, con le costellazioni di terra : capricorno, toro e venere
  • Nella zona che sta in mezzo, la respirazione nell'uomo il SENTIRE, e qui abbiamo la FOGLIA in forte relazione all'ARGILLA con l'azione cosmica solare e all'emento ACQUA, le cui costellazioni sono : pesci, cancro e scorpione
  • La zona in alto nell'uomo gli arti l'apparato del ricambio. il VOLERE, e qui abbiamo il fiore e il frutto entrambi in forte relazione con la SILICE con l'azione cosmica solare appoggiata dai pianeti lontani Marte Giove e Saturno
    • Il fiore basta osservarlo è più in stretta relazione all'elemento ARIA e quindi alla costellazioni dell'acquario, gemelli e bilancia mentre il
    • frutto è certamente in relazione all'emento CALORE ed è in relazione con le costellazioni di calore : Sagittario, Ariete e Leone

Siamo consapevoli che ci vuole tempo per comprendere questa visione della pianta ma siamo certi che una volta compresa tutti concordiamo che questa è davvero l'immagine corretta che esprime nella sua totalità la pianta.

Una volta compresa questa lemniscata ci renderemo conto che quando il ciclo scorre continuamente dal basso verso l'alto e così via all'Infinit8 la pianta si trova in una situazione di forte salute o meglio di equilibrio, invece se si blocca troppo sotto o troppo sopra va in una situazione di stress o di forte dis-equilibrio e qui si inizia a parlare di malattia anche se in verità siamo sempre dinnanzi ad una situazione legata al dis-equilibrio così nella pianta come nell'uomo.

Quindi la condizione è che questo ciclo continui a scorrere dal basso verso l'alto e così via. Come noi favoriamo questo ciclo e come ci inseriamo in questi processi in modo equilibrato ?

L'abbiamo già visto quando abbiamo parlato dei vari preparati biodinamici sia da spruzzo che da cumulo ma riprendiamo l'argomento molto volentieri.

  • Il GESTO del CALCARE è quello di portare verso il basso e lo favoriamo con i preparati che rafforzano quest'aspetto in modo particolare il corno letame 500, il 503 preparato camomilla e il 502 preparato achillea. Tale gesto si manifesta a seconda di quanto calcio vi sia nel terreno anche in dose omeopatica, per questo anche una sostanza calcarea opportunamente dinamizzata (noi usiamo i gusci dell'uovo) richiama l'azione del calcare che si manifesta come un avido signore che porterebbe tutto verso il basso anche la pianta. Questo gesto è necessario per riempire le forme
  • All'opposto in modo polare abbiamo il GESTO di questa nobile signora che è la SILICE che porta tutto verso il basso e R. Steiner ci dice che prende quel tanto che gli basta dell'azione del calcare per portare tutto verso le ampiezze cosmiche e per configurare le forme. Se il GESTO del CALCARE da "quantità" il GESTO della SILICE da "qualità". Se abbiamo entrambi i gesti avremo un cibo che potremmo definire sia TERRESTRE che COSMICO. (Terra e Cielo). Per favorire il GESTO della SILICE certamente usiamo il corno silice ma anche il tarassaco e l'ortica che sta in mezzo, come in natura, come nel cumulo biodinamico, guarda caso e favorisce quindi l'equilibrio o verso il basso o verso l'alto.
  • Manca quell'elemento che favorisce il fruire delle due forze o meglio dei due gesti che sono uno l'opposto dell'altro. Ecco che abbiamo l'ARGILLA che seppur è collegata più verso la SILICE, pur tuttavia agisce in entrambi ii versi. L' ARGILLA appoggia l'azione cosmica solare e/o viceversa. Per favorire questo fluire a seconda delle situazioni c'è il 504 preparato ortica. Negli anni oltre al corno letame al corno silice è stato anche fatto un corno argilla ma ci manca l'esperienza diretta per quest'ultimo ma riteniamo che come detto più volte, siamo chiamati a sviluppare ulteriormente quanto R. Steiner ci ha donato.

Ci siamo prodigati molto su quest'argomento : la pianta, che in verità è molto più di un argomento e crediamo che era doveroso farlo perchè perderebbe di senso descrivere le varie operazioni agricole senza prima aver compreso pienamente il terreno e la pianta. Solo vedendo la pianta come l'archetipo dell'Infinit8 riusciamo a rapportarci nel giusto modo nel nostro collaborare insieme all'universo.

Che tutto ciò trovi la piena comprensione di modo che sia davvero poi molto semplice comprendere come e quando intervenire per essere in piena armonia con le azioni già in essere dell'intero universo. Con la comprensione della pianta la potatura diventa qualcosa che mira a favorire un certo equilibiro tra parte vegetale (eterico vivente) e parte che poi darà il frutto (l'astrale o germe in divenire). La pasta per tronchi mira a dare vigore eterico alla pianta. Descriveremo certamente una per una le varie operazioni agricole ma siamo certi che ora tutto ciò che andremo a fare ha un fondo, una base che mette in evidenza come si parta sempre dal Tutt8, dallo Spirito ed ecco anche il perchè di spirito biodinamico. "Se cogli un fiore turbi una stella" G. Galilei e "per comprenere la vita delle piante dobbiamo prima comprendere la vita delle stelle" R. Steiner e molti altri si sono espressi in modo da far apparrire chiaramente che se andiamo oltre l'osservazione fisica nella pianta scopriamo l'UNIVERSO ed è così anche nell'UOMO.

 

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